venerdì 16 settembre 2011

IL CONGEDO

Non esiste istante più felice
e poetico
di quello in cui si abbandona tutto
e si parte, soli, verso una nuova vita.

Non c’è ricordo felice in grado di competere
con la gioia di un’esistenza senza ricordi.

La scoperta di un mondo nuovo
verde, splendente
appaga e consola delle antiche illusioni.

Fratelli ci vengono incontro,
si muovono danzando nel vento divino.
Anch’essi consapevoli,
sono soli come noi.

Non c’è bisogno di parole
né di gesti.

Il brusìo lontano delle illusioni
e delle menti di chi le produce
si affievolisce fino a scomparire nel nulla.

Io e i miei nuovi fratelli sappiamo
che la solitudine è l’unica certezza,
conforto e porto sicuro.
Niente ci può più raggiungere.
Danziamo insieme nel Vuoto.