sabato 4 luglio 2009

Forse un mattino andando in un’aria di vetro...


Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore di ubriaco.

Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi case colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.


Eugenio Montale

3 commenti:

  1. ciao, hai scelta una tra le piu' belle poesie complimenti....

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  2. Una delle mie poesie preferite, pazzesca.

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  3. In questa poesia il "miracolo" consisterebbe nell'attraversamento del varco,definito nei Limoni(un'altra lirica del poeta)il punto morto del mondo e l'anello che non tiene, per entrare nella realtà, nella verità. Ma come sempre il poeta non riesce ad oltrepassare quel varco e tutto torna come prima.

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